28 Set Un pacchetto di 15 linee guida green per le città italiane
Una roadmap in 15 mosse per la riconversione green delle città italiane dove vive la gran parte della popolazione e dove si concentrano i maggiori problemi ambientali. Le Linee Guida per le green city in Italia sono state presentate oggi a Bologna nel corso della prima Conferenza Nazionale delle Green City, organizzata dal Green City Network (il network promosso dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile), in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.
Il pacchetto di misure green è articolato sui principali temi e punta a migliorare la qualità ecologica, il benessere dei cittadini, l’inclusione sociale e promuovere lo sviluppo locale e nuova occupazione. Alle Linee Guida per le Green City aderiscono già numerose città del nord, centro e sud Italia e tra queste metropoli come Roma, Milano, Firenze, Bologna, Napoli, Palermo.
Le città consumano il 75% delle risorse naturali, producono il 50% dei rifiuti, sono responsabili di oltre il 70% delle emissioni di CO2, molte sono ancora prive di efficienti sistemi di depurazione, fognature e hanno acquedotti che perdono in media circa il 40% di acqua, soffrono di scarsa qualità dell’aria (proprio l’Italia è il paese europeo con il più alto numero, in rapporto alla popolazione, di decessi prematuri per inquinamento), hanno il 70% del patrimonio edilizio con un’ età superiore ai 40 anni, con consumi energetici enormi e non vedono arrestarsi il consumo di suolo.
“Le linee guida – ha sottolineato Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile – vogliono essere un contributo per rilanciare con forza nelle città le priorità della qualità ecologica, della sostenibilità, della resilienza, alla luce degli sviluppi della green economy e del suo pilastro, la circular economy. La green city deve essere una città smart che valorizza l’innovazione, punta al risparmio e all’uso efficiente delle risorse, persegue la mitigazione e l’adattamento al cambiamento climatico, tiene alla qualità urbanistica e architettonica, progetta la rigenerazione urbana e la riqualificazione edilizia, mira a una mobilità sostenibile, tende all’economia circolare. Puntare sulle green city, oggi più che mai, è dunque la scelta decisiva non solo per il benessere dei cittadini ma per avere città in grado di attrarre e mantenere attività economiche, investimenti, ricerca e per generare nuova e buona occupazione, in particolare per i giovani”.
Le Linee Guida per le Green City sono suddivise in quattro obiettivi generali (assicurare un’elevata qualità ambientale, utilizzare le risorse in modo efficiente e circolare, adottare misure per contrastare il cambiamento climatico, promuovere l’eco-innovazione, la green economy e il miglioramento della governance) che comprendono 15 linee guida supportate da misure concrete per realizzare la “rivoluzione verde” delle città.
Dichiara Paola Gazzolo, Assessore all’ Ambiente della Regione Emilia Romagna:“Le città hanno un ruolo determinante nel rispondere alla sfida del mutamento climatico: devono farsi il vero motore della transizione ecologica verso un modello di sviluppo più sostenibile. La Linee Guida delle Green City sono una bussola puntata verso il futuro che fa leva sulle buone prassi già diffuse anche in tante aree urbane, anche nella nostra regione, e ambisce a diffonderle per farne un vero patrimonio collettivo a disposizione di tutti. Solo con il contributo delle città si possono raggiungere gli obiettivi fissati dell’agenda 2030 dell’Onu: per questo, grazie alla collaborazione avviata dalla Regione con la Fondazione dello Sviluppo sostenibile, mettiamo a disposizione di amministratori locali, professionisti e anche dei singoli cittadini uno strumento utile per valutare scelte e politiche dal punto di vista della sostenibilità e tracciarne una sorta di “marchio di qualità” green”.
Afferma Fabio Scoccimarro, Assessore all’ Ambiente ed Energia del Friuli Venezia Giulia: “Il Friuli Venezia Giulia vanta un lungo percorso di definizione di una propria Green policy basata su un approccio integrato alle tematiche ambientali: a questo proposito ricordo l’adesione alla Carta delle regioni Europee per l’Ambiente (Carta di Valencia) nel 2001, alla Carta delle Città Europee per un modello urbano sostenibile (Carta di Aalborg). in tempi più recenti, la Regione ha fatto propria tale tematica negli strumenti programmatici che hanno come obiettivo comune di valorizzare i diversi aspetti ambientali, considerando altresì le loro ricadute sociali ed economiche. La Regione considera la sua partecipazione alla prima conferenza nazionale delle Green City un’importante opportunità per cogliere spunti di miglioramento, ma anche per segnalare le attività virtuose che sono state fatte e quelle che sono in fase di esecuzione sul nostro territorio regionale. Per esempio si sta lavorando per la sostituzione di parte del parco mezzi regionale, con nuovi a trazione elettrica. Non da ultimo il Friuli Venezia Giulia è anche parte dell’European Green Belt, l’unico partner italiano a entrare in questo corridoio verde che unifica 24 Paesi lungo la vecchia cortina di ferro e che ha, fra gli altri, come obiettivo il mantenimento della biodiversità autoctona”.
Le adesioni alle Linee Guida per le Green City sono aperte. Per sottoscriverle inviare un’email a: bailomodesti@susdef.it e parasacchi@susdef.it
Presentazioni della giornata
Edo Ronchi – Green City Network
Andrea Kirschen – Banca europea degli investimenti
Claudia Fusco – European Green capital award
Stellio Vatta – Regione Friuli- Venezia Giulia
Fabrizio Tucci – Green City Network